lunedì 3 gennaio 2011

La Baba Jaga




C'era una volta,tanto tempo fa, nel cuore della fredda Russia,
una bambina.
Anja era una bambina fortunata, molto amata dalla sua
dolce e cara mamma.
Quando Anja era ancora piccola, la sua mamma le aveva cucito una bambolina di stoffa tenera e colorata,che Anja teneva sempre vicina e che dormiva con lei nel lettino.
Era una bambola magica...sapeva parlare e mangiava i pezzettini di pane nero che Anja le offriva...
Un brutto giorno però , la mamma di Anja si ammalò e poco dopo morì. Il padre si risposò ma la nuova moglie non era affatto ciò che il marito si aspettava: era cattiva, egoista e non poteva sopportare la vista della povera Anja ,mentre colmava di vizi e smancerie le sue due brutte figlie...
-Presto Anja , rammenda questo vestito! Fannullona che non sei altro..!
-Anja và a prendere nuova legna per il camino!
-Impasta il pane e inforna i dolci per la settimana!
Credi di meritarti il cibo senza far niente?
Questa era la cantilena quotidiana che accompagnava la povera bambina da mattina a sera , e non c'era mai nessuno a difenderla perchè il padre era sempre fuori casa per lavoro...ma Anja aveva un segreto:
ogni volta che la matrigna o le sorellastre le ordinavano di fare qualcosa di troppo pesante o davvero impossibile,parlava alla sua bambolina magica e le offriva un pezzetto di pane..
-Mirtina,(così si chiamava la bambola),avrei bisogno del tuo aiuto...questa volta non ce la posso proprio fare...non potresti aiutarmi ,cara Mirtina?
E Mirtina rispondeva
-C'è un bel prato fiorito ai piedi del bosco...le farfalle ti aspettano...vai a far loro un salutino...
E al suo ritorno , Anja trovava tutto fatto ,tutto in ordine, tutto in tempo!
Così passavano i giorni, i mesi, e Anja cresceva e diventava sempre più bella .E non rivelava a nessuno il suo segreto. Le sorellastre la osservavano invidiose e cercavano un modo per disfarsi di lei una volta per tutte..
La matrigna ebbe un'idea....Decise di mandare Anja a far visita alla Baba Jaga che abitava poco lontano, con la scusa di chiederle del fuoco per accendere la stufa spenta....Anja si spaventò.
-Non dalla Baba Jaga! -  disse -lo sanno tutti che mangia chiunque si avvicini alla sua casa orribile!E che pesta le ossa dei poveri malcapitati dentro quel tremendo mortaio!E che la sua casa ha zampe di gallina che corrono veloci come il vento e rincorrono chi si avvicina ...!Vi prego matrigna non mi mandate là, sarebbe la mia fine!
Ma la matrigna non volle sentire ragioni e costrinse Anja ad andare proprio là dove le faceva più paura .
-Mirtina ,aiutami tu - disse Anja alla sua bambola e Mirtina rispose:
-Non temere , Anja, portami con te ed abbi fiducia , non si sa mai quel che può accadere.
La mattina dopo ,Anja si incamminò sul sentiero che ,attraverso la foresta, portava alla mostruosa casa.
Dopo poca strada ,sentì scalpitare sopra di lei un enorme cavallo bianco: alzò lo sguardo e lo vide galoppare al volo completo di bianco cavaliere. Andava nella stessa direzione di Anja.
Dopo un pò di cammino, era ormai mezzogiorno,un altro cavallo fluttuò al galoppo sospeso a mezz'aria:questa volta era rosso come anche il suo scintillante cavaliere.
Verso sera,quando Anja cominciava ad intravvedere il tetto spaventoso della casa di Baba Jaga, un ultimo cavaliere con il suo cavallo,volò veloce sopra di lei:era nero come la notte.
Anja sollevò lo sguardo e...terrore!Ecco arrivare in volo nel suo enorme e macabro mortaio ,nientemeno che la Baba Jaga in persona!
-Che ci fa qui questa creatura?Si offre spontaneamente per diventare la mia cena?-  gracchiò la strega con la sua voce terribile...
-Sono Anja ,signora - balbettò la bambina- sono venuta a chiedervi gentilmente del fuoco...
La mia matrigna mi ha mandato da Voi per questo...
La strega la guardò per bene con il suo sguardo acuto ed impietoso e disse: 
-Se vuoi del fuoco dovrai guadagnartelo!Non sono abituata a regalare le cose alla gente!
Ho giusto appetito...Cucinami la cena! Vai!
Ed Anja si precipitò in casa stupita che Baba Jaga non l'avesse ancora divorata .
Cercò tutto quel che c'era in casa e preparò tutto il cibo che riuscì a trovare: fece torte salate,pasticci di carne e verdure,cucinò la frutta e ne fece un dolce squisito,impastò velocemente la farina con latte e burro e offrì alla strega anche delle belle frittelle dorate...e fece tutto da sola!
La strega mangiò e mangiò,come un pozzo senza fondo e alla fine si sentì pronta per andare a dormire.
-Mani , presto!
E tre paia di mani volteggianti,uno bianco,uno rosso e uno nero, sollevarono la strega e la infilarono sotto le coperte.
Il mattino dopo ,Baba Jaga disse ad Anja:
-Oggi dovrai pulire tutto il mio frumento e separare i chicchi dalla pula di scarto. Se non lo farai ,stasera mangerò te!
Salì nel suo mortaio gigante e volò via.
Anja aprì la porta del magazzino e restò impietrita: c'erano montagne di frumento enormi e tutte sul pavimento..un lavoro impossibile!
-Mirtina ,aiuto! Ho bisogno di te!Non riuscirò mai a pulire tutto questo frumento entro stasera...mi puoi aiutare?
Mirtina rispose - Poco lontano da qui ho visto un praticello  pieno di coccinelle e colmo di primule...perchè non vai a salutarle? E quando torni non dimenticarti di coglierne un mazzetto per la strega!
La bambina obbedì e quando tornò il lavoro era fatto .
Una montagna di chicchi da un lato e una montagna di pula dall'altro: una vera bellezza.
Quando Baba Jaga tornò non credette ai suoi occhi:
- Qui c'è qualcosa di strano,bambina. Come hai fatto a fare un lavoro impossibile?Devi essere molto fortunata...
-Si, Baba Jaga .La mia mamma mi amava molto.
-Capisco....bè,ora preparami la cena!
E Anja si dette da fare come non mai e cucinò ancora meglio della sera prima,contenta che la strega non l'avesse ancora mangiata. Dopo cena la strega chiamò le mani bianche,rosse e nere perchè la mettessero a letto e si addormentò. L'indomani Baba Jaga, salendo sul suo mortaio, ordinò ad Anja di separare i semi di papavero  dalla ghiaia del cortile. Anja guardò per terra e si sentì svenire...Tra la pietrine di ghiaia c'erano milioni di semini di papavero minuscoli e neri...un lavoro impossibile!
anche questa volta Mirtina aiutò la bambina e il lavoro fu perfetto!
-Qualcosa qui mi puzza proprio di strano...come hai fatto? Devi essere molto fortunata...-Disse la strega.
-Si, Baba Jaga. La mia mamma mi amava molto.
-Già, già.....visto che mi stai quasi simpatica ti concedo di farmi una domanda: cosa ti piacerebbe sapere , bambina?
-Vorrei sapere chi sono i cavalieri che ho visto volare verso la tua casa..
-Sono il mio mattino,il mio mazzogiorno e la mia sera.
Vuoi sapere altro?
-No grazie -disse Anja -per ora mi basta così.
-Bene,bene,bambina.Ancora una domanda e ti avrei mangiato!
Ora prendi il tuo fuoco,visto che te lo sei guadagnato.
Sei libera di andare ma...non scordarti di Baba Jaga!
La strga consegnò ad Anja una candela accesa e le aprì la porta per uscire. Come erano cambiate le cose...Ora nel buio della foresta ,Anja non aveva più paura  e la luce della candela illluminava potente  il suo cammino.
Arrivata a casa , le sorellastre accorsero in cortile:
-Dove sei stata? Perchè ci hai messo così tanto? Dovremo pensare ad un giusto castigo per insegnarti a non fare aspettare chi ti comanda!
Ma non appena la fiammella vide le sorellastre e la matrigna di Anja, diventò enorme e le invase completamente bruciando loro e  la loro casa . Non ci fu niente da fare.
Della casa non rimaneva più nulla ed Anja pensò che aveva proprio voglia di tornare dalla Baba Jaga per raccontarle tutto....
Ma quando pensò d'essere arrivata alla casa della strega, si accorse che la terribile dimora non c'era più: al suo posto una minuscola casetta e al suo interno una dolce vecchina.
-Posso restare con te , nonnina?  Non ho più un posto dove andare .
So filare e se mi procuri un pò di lino lo venderemo filato al mercato...La nonnina fu felice di aver trovato una nipotina e con i pochi spiccioli rimasti comprò del lino da far filare ad Anja.
Mirtina aiutò Anja a filare il lino più fine e delicato che si fosse mai visto,tanto che al mercato nessuno poteva permettersi un simile lusso e mandarono la nonnina direttamente dallo Zar.
-Non ho mai visto niente di simile.Questo è un lavoro impossibile!
-Vi giuro maestà che la fanciulla che lo ha tessuto esiste davvero ed è bella come qesto lino!
Lo Zar mandò a chiamare Anja e quando la vide se ne innamorò.
-Fileresti una camicia per me?
-Certo Maestà.
Anja tessè una camicia magnifica con l'aiuto di Mirtina e quando tornò al palazzo,tutto era già pronto per le nozze più fastose mai viste.
-Cara Anja, mi sposeresti? Sarei onorato di averti qui a palazzo con me e di dividere con te il mio regno!
Anja accettò e da quel giorno visse nel più grande splendore che si possa immaginare.
Ma non rivelò mai a nessuno il suo segreto.



la casa di Baba Jaga aveva zampe di gallina...
leggi : Premessa e Riflessoni su La Baba Jaga

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